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Fobia del dentista: poche sedute di terapia psicologica possono risolverla

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Psicologia

Fobia del dentista: poche sedute di terapia psicologica possono risolverla

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La paura del dentista è qualcosa di molto comune e può diventare “fobia” quando ha un forte impatto negativo sul benessere della persona.

Chi soffre di fobia del dentista di solito evita di sottoporsi a visite e interventi odontoiatrici, finendo per peggiorare i suoi problemi dentali e riportando una minore salute orale nonchè un effetto negativo sulla qualità di vita.

Secondo recenti stime (Dental Health Survey, Regno Unito) circa una persona adulta su dieci soffrirebbe di fobia del dentista.

Secondo un nuovo studio (Kani et al., 2015) pubblicato a novembre 2015 sulla rivista British Dental Journal e condotto dai ricercatori del King’s College di Londra, un trattamento di tipo psicologico, in particolare una terapia cognitivo comportamentale, potrebbe aiutare molte persone che soffrono di fobia del dentista a sottoporsi a trattamenti odontoiatrici, e senza la necessità di essere sedati.

https://www.youtube.com/watch?v=13vYpuWChQs

La terapia cognitivo comportamentale (CBT) è una terapia tipicamente a breve termine, che può comporsi di diverse sessioni che durano dalle 6 alle 10 sedute, ognuna con un obiettivo specifico. Essa si è dimostrata un valido trattamento in una serie di problematiche psicologiche, come depressione e disturbi d’ansia, mostrando la sua efficacia anche in caso di fobia del dentista.

L’ultimo studio a dimostrarlo, qui presentato, ha coinvolto un campione di 130 pazienti (99 donne e 31 uomini) arruolati presso il King’s College London Dental Institute Health Psychology Service. I pazienti sono stati sottoposti a diversi test circa la fobia del dentista, lo stato generale di ansia, eventuale depressione, pensieri suicidi, consumo di alcol e qualità di vita correlata alla salute orale.

Tre quarti dei pazienti hanno riportato un punteggio maggiore di 19 nel questionario Modified Dental Anxiety Scale (MDAS), indicando la presenza di fobia del dentista. I restanti avevano comunque punteggi elevati in una o più delle scale di MDAS, suggestivi di una specifica paura in qualche aspetto dell’odontoiatria. Le procedure più temute sono risultate le iniezioni di anestesia e l’uso del trapano. Quasi tutti i pazienti (94%) hanno riportato un effetto ‘domino’ derivante da problemi dentali o gengivali sulla vita quotidiana e sulla qualità di vita. Nel 37% dei pazienti, la ricerca ha evidenziato la presenza di ulteriori disturbi psicologici: il 37% riportava problemi di ansia, il 12% punteggi clinicamente rilevanti di depressione, il 12% pensieri suicidari e il 3% una recente ideazione suicidaria. Tali pazienti sono stati indirizzati ai servizi di competenza per ricevere interventi sulle condizioni aggiuntive, e per coloro che avevano riportato pensieri suicidari è stato attivato un intervento immediato.

I pazienti sono quindi stati sottoposti ad una terapia cognitivo comportamentale. Tale trattamento aiuta il paziente a comprendere i link tra pensieri, emozioni e comportamenti. Al paziente vengono insegnati strumenti di self-help, per esempio abilità di gestione dell’ansia tramite il rilassamento.

Alla fine della terapia, il 79% dei pazienti è riuscito a sottoporsi alle cure odontoiatriche senza dover ricorrere alla sedazione e il 6% ha accettato di effettuare un trattamento in sedazione. In media sono state necessarie 5 sedute di CBT per arrivare ad affrontare il dentista senza che fosse necessario ricorrere alla sedazione.

Il professor Tim Newton del Dental Institute del King’s College di Londra, autore principale dello studio, ha dichiarato: “Le persone con fobia del dentista utilizzano tipicamente farmaci sedativi per affrontare i trattamento dentistici. Tuttavia, il trattamento farmacologico non le aiuta a superare la loro paura a lungo termine. L’obiettivo primario della CBT in questo caso è consentire ai pazienti di ricevere cure odontoiatriche senza la necessità di sedazione, lavorando con ogni singolo soggetto per stabilire gli obiettivi in base alle priorità. Il nostro studio dimostra che, dopo una media di cinque sedute di CBT, la maggior parte delle persone possono riuscire a sottoporsi alle cure dentistiche senza necessità di essere sedati”.

Il professore ha aggiunto: “Naturalmente, vi è la necessità che i potenziali pazienti con fobia del dentista siano valutati da psicologi opportunamente addestrati che lavorano in sinegia con i professionisti della salute dentale. Alcuni dei pazienti si sono infatti rivelati affetti anche da altre difficoltà psicologiche, e sono stati dunque indirizzati ai servizi competenti. La terapia cognitivo comportamentale può essere uno strumento valido per ridurre la necessità di sedazione di persone con fobia del dentista, nonostante possa esserci necessità di ricorrere comunque a interventi farmacologici in caso di interventi urgenti o particolarmente invasivi. I due trattamenti (psicoterapeutico e farmacologico) possono dunque essere utilizzati in integrazione tra loro, portando notevoli benefici ai pazienti”.

Un’ulteriore ricerca, pubblicata sulla stessa rivista e di cui il professor Tim Newton è co-autore, ha inoltre mostrato che i pazienti che soffrono di fobia del dentista, rispetto a coloro che non ne soffrono, sono in maggioranza donne, hanno nella maggior parte dei casi un basso reddito, hanno più carie e una peggiore salute orale (Heidari et al., 2015).

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Quello con il dentista non è quasi mai un appuntamento piacevole.

Tuttavia, per un adulto su dieci (stime inglesi), quel lieve senso di paura o disagio che accompagna le nostre visite odontoiatriche si trasforma in una vera e propria “fobia”. Ciò significa sperimentare un elevato grado di ansia nei confronti dell’oggetto considerato fobico, in questo caso il dentista e tutto ciò che lo riguarda (trapano, anestesia etc). La sintomatologia d’ansia tipicamente coinvolge tachicardia, tremore, sudorazione, sensazione di svenire fino ad arrivare in casi estremi ad attacchi di panico.

Un nuovo studio pubblicato a fine 2015 sulla rivista British Dental Journal sottolinea l’utilità di un breve percorso di psicoterapia per affrontare e alleviare la paura del dentista, con notevoli ricadute sulla qualità di vita della persona.

Tra le fobie più frequenti occupa un posto di rilevo anche quella dell’aereo. Anche in questo caso, una terapia psicologica può rivelarsi uno strumento molto utile. Per un approfondimento su questa diffusa paura potrebbe interessarti questo mio video.

https://www.youtube.com/watch?v=FpHap3EXdjM

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